ANCONA – Venerdì 17 novembre alle 21 Caparezza si esibirà al Palaprometeo (ex PalaRossini). Il cantautore e rapper presenta il suo nuovo cd “Prisoner 709“. L’album è stato partorito in seguito all’acutizzarsi dell’acufene, a giugno 2015, una malattia che fa fischiare sempre le orecchie e che il cantante ha da anni. “Non c’è un rimedio”, dichiara a tale proposito Caparezza, “Per diversi mesi mi sono classicamente chiesto perché proprio a me. Me lo sono chiesto perché ho concentrato tutta l’esistenza sulla musica come fossi un predestinato, come se nulla potesse accadermi, almeno fino a questo colpo di scena. Nell’arco della mia vita centinaia di scelte diverse mi avrebbero portato in centinaia di direzioni e oggi avrei potuto essere l’esatto opposto di ciò che presumo io sia”. Il cd racconta di questa prigionia. Il ruolo centrale è lo zero che ha la forma del disco stesso e che rappresenta la scelta tra una parola di 7 lettere e una di 9 ( ad esempio: Michele o Caparezza). Ogni traccia ha un suo 709 (“libertà o prigionia”, “aprirsi o chiudersi”, “compact o streaming”). Il concept è un percorso di autoanalisi che parte da una situazione di disagio (rappresentata senza mezzi termini nel brano d’apertura “Prosopagnosia”) ed arriva alla sua accettazione (nella traccia finale “Prosopagnosia!”).
Un ulteriore spiegazione del titolo è dovuta alla lettura da parte del cantautore del libro “Esperimento della prigione di Stanford” a cura dello psicologo Philip Zimbardo. L’esperimento consisteva nel far recitare il ruolo di guardie e di prigionieri ad alcuni studenti universitari per due settimane. Fu interrotto dopo appena sei giorni perché nessuno riusciva più a sganciarsi dal ruolo assegnato. Le guardie divennero estremamente violente e i detenuti, annichiliti, finirono con l’accettare passivamente qualsiasi vessazione. Il prigioniero 819 tentò con uno sciopero della fame di sabotare l’esperimento e chiese di vedere un dottore abbandonandosi ad una crisi isterica. Pensando a quel prigioniero è nato Prisoner 709.
“I brani sono 16 (la somma di 7 e 9) e ciascuno di essi rappresenta un capitolo del carcere mentale (“il reato”, “la pena”, “l’ora d’aria”, “la lettera”, e così via) da cui tento di evadere”, spiega il rapper. La stessa copertina lo vede ingabbiato all’interno di una struttura da cui potrebbe evadere se ne avesse la volontà. La scelta del bianco e nero è dovuta al bipolarismo del progetto ed “è perfetta per raccontare come ho visto il mondo in questo anno e mezzo di composizione”. Caparezza si pone delle domande sul suo ruolo d’artista: è libero o prigioniero del suo ruolo, è felice o solo soddisfatto, fare dischi era nel suo destino o è solo stato un grosso equivoco.
L’album è stato certificato disco di platino da FIMI/GfK. Registrato tra Molfetta e Los Angeles con la collaborazione di Chris Lord-Alge, produttore di grandi artisti (Bruce Springsteen, Joe Cocker, Green Day) che ha già lavorato con Caparezza per la realizzazione di “Museica”, ospita John De Leo, Max Gazzè e DMC in quattro brani del disco.
TOUR
17.11 ANCONA – PalaPrometeo
18.11 BARI – PalaFlorio
24.11 FIRENZE – Mandela Forum
25.11 BOLOGNA -Unipol Arena
28.11 NAPOLI – Palapartenope
29.11 ROMA – Palalottomatica
01.12 MONTICHIARI (BS) – PalaGeorge
02.12 PADOVA – Kioene Arena,
06.12 MILANO – Mediolanum Forum
07.12 TORINO – Pala Alpitour
Donatella Rosetti