MACERATA – Quattro ginecologi sono indagati per la morte di una bimba al momento del parto; si tratta dell’episodio avvenuto una settimana fa in ospedale. Ieri pomeriggio all’ospedale Torrette di Ancona, il medico legale Adriano Tagliabracci ha eseguito l’autopsia sul corpo della piccola, come disposto dal sostituto procuratore Rosanna Buccini.

All’accertamento ha preso parte anche il professor Mariano Cingolani, dell’istituto di Medicina legale dell’università, incaricato dagli indagati. Il consulente della procura, al termine dell’esame, si è preso due mesi di tempo per consegnare la relazione su quanto accaduto, e sulle eventuali responsabilità dei medici che hanno seguito il parto. L’esame però dovrà essere completato analizzando anche l’utero, rimasto a Macerata. Infatti, secondo la prima ricostruzione di quanto avvenuto martedì, la donna, una quarantenne del posto, avrebbe avuto una rottura improvvisa dell’utero durante le contrazioni per la nascita della figlia; in questa situazione di grave emergenza, i ginecologi le avrebbero dovuto praticare un intervento di urgenza, concluso con l’isterectomia: per questo ora lei non potrà più avere figli. La rottura dell’utero è un imprevisto molto raro e molto pericoloso, che condanna il feto e mette a rischio anche la vita della madre. La prima valutazione dopo l’autopsia confermerebbe questa ipotesi.
Ora saranno fatti tutti gli accertamenti dalla procura, che valuterà se ci siano state responsabilità in merito a quanto successo. I quattro medici, iscritti al registro degli indagati per il reato di omicidio colposo, sono difesi dagli avvocati Vando Scheggia, Claudio Marcolini e Narciso Ricotta.

Fonte: IlRestodelCarlino.it