RisorgiMarche risorge da Spelonga con la musica di Niccolò Fabi

by Marche Today
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SPELONGA, ARQUATA DEL TRONTO –  Centinaia di persone si sono messe in cammino verso il primo appuntamento di RisorgiMarche che ieri domenica 25 giugno alle 16:30 ha visto Niccolò Fabi e gli Gnu Quartet esibirsi sui prati di Spelonga, ad Arquata del Tronto. L’iniziativa di Neri Marcorè, nativo di Porto Sant’Elpidio, prevede 13 concerti gratuiti nei parchi delle Marche con l’intento di riportare il turismo nella Regione colpita dal terremoto, sono infatti 131 i comuni che hanno subito forti danni per le scosse dello scorso anno. A partire dalle 12:30 è stata aperta l’Isola del Gusto, con la vendita di prodotti enogastronomici delle aziende locali. Ad Ascoli già dal 24 giugno sera, Niccolò Fabi e gli Gnu Quartet sono stati a Spelonga per il soundcheck.

Gli “spettatori-escursionisti” hanno percorso un’ora e mezza di cammino (a seconda della velocità del passo) per arrivare al luogo del concerto, che ha fornito loro l’opportunità di socializzare, di godere del magnifico paesaggio naturale e constatare in prima persona la tristezza della distruzione del terremoto. Il cammino è stato duro ma costellato da punti di ristoro, e  vigilato dalla presenza della Croce Verde e dei Carabinieri.

“E’ un giorno davvero emozionante, mesi di lavoro, di preparazione per arrivare puntuali e preparati a quest’appuntamento e oggi finalmente si parte. E’ una gioia vedere così tanta gente già sul prato del concerto e altra in arrivo. Voglio ringraziarli tutti, insieme allo staff, ai tecnici, ai volontari, agli Gnu e a Niccolò ” – commenta Neri Marcorè – “Mi sento felicemente nel posto giusto al momento giusto – aggiunge Niccolò Fabi – Sulla cerniera tra l’uomo e la natura, tra la speranza e la paura, sperando di potere essere di conforto alla condizione di chi ha perso tanto, e magari di stimolo alla loro voglia di ricercare e di ricostruire”. “Siamo felicissimi di condividere con Neri, Niccolò e le Marche questa giornata – conclude Raffaele Rebaudengo di Gnu Quartet – All’emozione del concerto si somma quella più forte di partecipare ad una camminata comune col pubblico, che rende visibile la rinascita di una terra ferita ma già determinata a prendere in mano il proprio futuro”.

Foto: Manuela Giarelli

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