MONTEPRANDONE (AP) – Ieri sera si è concluso Cose Pop, il festival musicale di Monteprandone organizzato da Omega Live col patrocinio del Comune e di Bim del Tronto. Le tre serate hanno avuto come protagonisti Lo Stato Sociale, Camaleonti e Baustelle. I Baustelle, gruppo indie pop famoso, hanno cominciato a suonare dopo le 22 il loro nuovo album “L’amore e la violenza” nell’unica loro data marchigiana del loro tour “L’estate, l’amore e la violenza“. Sul palco, oltre a Francesco Bianconi (voce, chitarre, tastiere), Claudio Brasini (chitarre) e Rachele Bastreghi (voce, tastiere, percussioni), formazione principale della band, c’erano Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano de Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere e chitarre) e Andrea Faccioli (chitarre).
Si respira un’atmosfera anni Settanta-Ottanta nell’allestimento del palcoscenico e nei loro nuovi pezzi che rimandano come suoni alla musica da discoteca di quegli anni. Testi ricchi di citazioni e riferimenti, che mescolano alto e basso come se fosse naturale (Daft Punk e sigla di Sandokan, D’Annunzio e Facebook) velati sempre da un’ironia sarcastica. Canzoni intense ed efficaci nel loro linguaggio espressivo. Ritornelli orecchiabili caratteristici del pop classico. Il loro settimo disco è stato definito da Rockol.it “metamoderno” perchè racconta la contemporaneità in maniera sincera ed ironica attraverso uno spudorato citazionismo che, invece di sembrare “già sentito”, si traduce in un nuovo interessante genere. Una dichiarazione d’intenti sbandierata ne Il Vangelo di Giovanni con la frase “Io non ho più voglia di ascoltare questa musica leggera”, in un pop che si prende in giro. A seguire nella scaletta il tormento intelligente Amanda Lear, Betty, Eurofestival, Basso e batteria e il resto del disco. La seconda parte del concerto è dedicata ai ritmi passati di Charlie fa surf, Un romantico a Milano, Monumentale, Gomma, Bruci la città (scritta per Irene Grandi), La canzone del parco, L’aeroplano, La moda del Lento, La canzone del riformatorio, La guerra è finita, Le rane.
Il pubblico ha cantato tanti auguri alla cantante, tastierista e percussionista Rachele Bastreghi e al tastierista e chitarrista Diego Palazzo, che compiono gli anni il 15 luglio, ed è stato molto partecipe applaudendo diverse volte prima del termine delle canzoni. Sul bis Bianconi canta un pezzo inedito, Veronica numero 2, che però è costretto ad interrompere perché non si ricorda bene le parole e il “gobbo” davanti a lui è saltato, immediato l’amore dei presenti che lo incoraggiano e dal quale si dichiara commosso. La band è capace di fare anche autoironia sempre nella figura di Francesco: “Noi, si sa ormai anche a Monteprandone, si è sparsa la voce, che siamo assolutamente snob, – qui è stato interrotto dal suggerimento “bravi” dalla folla, al quale ha replicato ‘bravi?puoi fare di peggio’ – pessimisti, cosmici, antipatici e pure un po’ tristi. Anche se la tristezza alla fine è una roba bella. Ma voi non ci date retta, fate come vi pare, è estate”.
di Donatella Rosetti