GROTTAMMARE (AP) – Sabato 27 e domenica 28 maggio si terrà la nuova edizione de La Lingua della Gola, una rassegna interamente dedicata alla cultura dell’enogastronomia patrocinata dal Comune di Grottammare. L’iniziativa è stata presentata questa mattina da Alessia Consorti e Antonio Attorre (Slow Food) e Giuseppe Rivosecchi (Associazione Paese Alto), insieme all’assessore alle Attività produttive Lorenzo Rossi e a Germano Vitelli, coordinatore del progetto di valorizzazione delle agrumiere storiche.
Quest’anno il filo conduttore della rassegna è l’Arancio Biondo del Piceno, recentemente censito dall’ASSAM tra le biodiversità regionali e sul quale c’è un progetto di valorizzazione che unisce sette Comuni del Piceno (firmatari di un recente protocollo di intesa) e imprenditori privati. Il frutto ha ispirato diversi ristoratori locali si sono impegnati realizzando piatti originali che verranno presentati in degustazione sabato 27 alle 12 in piazza Kursaal.
Il tema delle agrumiere picene torna dunque all’attenzione pubblica: dopo l’aspetto storico-architettonico e quello botanico dei giardini agrumari locali (presentati rispettivamente in due iniziative a ottobre e a febbraio), con La lingua della gola verranno affrontate le prospettive di produzione, trasformazione e commercializzazione, provando anche marmellate, liquori e ricetta ad hoc. La rassegna prevede, inoltre, la presentazioni di libri (“Il tempo dei sensi il tempo dello sguardo” di Antonio Attorre e Valentina Conti sabato 27 maggio e “Il mondo dell’olio” a cura di Antonio Attorre domenica 17 settembre) e una visita all’agrumeto storico del vescovo agronomo Bartolomeo Bacher (domenica 28 alle 11), dove è presente il secolare arancio patriarca: sicuramente il più antico arancio della regione Marche, forse anche d’Italia.
Per l’occasione sarà a Grottammare l’agronomo dell’Arpa Emilia Romagna Sergio Guidi, membro dell’Associazione Patriarchi della natura, che parteciperà alla tavola rotonda “Oltre il giardino” (domenica 28, Teatro dell’arancio, ore 18), sui possibili scenari della valorizzazione dell’arancio biondo piceno.
Tra gli interventi attesi, Francesca Baldereschi della Fondazione biodiversità Slow Food , Germano Vitelli e Aurelio Manzi autori del libro “Giardini d’Arancio sull’Adriatico – L’agrumicoltura nelle Marche, aspetti colturali e artistici“, Giovanni Massicci, agronomo e proprietario di giardino agrumario storico ed esponenti dell’Assam, Lorenzo Rossi assessore alle Attività produttive del comune di Grottammare.
L’edizione 2017 de La lingua della gola tornerà ancora a settembre nel centro storico: domenica 17 piazza Peretti ospiterà la presentazione di alcune novità del Progetto Olio di Slow Food ed, in serata, una cena curata dai ristoratori del Borgo con prodotti della biodiversità vegetale e animale marchigiana.