Dopo anni di studio teorico e pratico nella produzione di birra ed esperienza lavorativa in birrificio, nell’estate del 2016 nasce il Birrificio Babylon, quando quattro soci decidono di rivitalizzare un impianto di produzione in disuso a Folignano (AP). Adriano Giulioni insieme a Michele Isoldi, Francesco e Simone Pedicino hanno deciso di ritornare alle origini famigliari trasferendosi da Roma nelle terre di confine tra Marche ed Abruzzo. Qui hanno ritrovato un birrificio oramai chiuso da tempo, lo storico Mastro Birraio, che ha incantato lui e i suoi amici per la sua particolare bellezza. Difatti, si tratta di un impianto a fiamma diretta della capacità di 6 ettolitri a cotta, il quale è esternamente rivestito di rame ed installato a vista all’interno di un edificio storico del vecchio nucleo di Villa Pigna, caratterizzato da pittoreschi grottini a volta. Attualmente il birrificio è in espansione e consta di 7 fermentatori isobarici che gli permettono di mantenere un alto livello di freschezza. L’idea era quella di creare una produzione di birra di qualità in un ambiente il più possibile naturale, ossia totalmente alieno rispetto alle dinamiche cittadine, e coinvolgere le persone attraverso la realizzazione di un pub all’interno dell’area di produzione, dove si può entrare in contatto con chi produce direttamente la birra e la vive come una passione.
Il Babylon non è un semplice birrificio ma un brewpub, ossia un birrificio con il pub al suo interno, infatti in via Catania, 42 a Folignano (AP) nella frazione di Villa Pigna, dal giovedì alla domenica, dalle 19 in poi, si può mangiare e provare le birre prodotte a “km 0,01”. Il pub si sta attrezzando con un sistema di bottiglie da 2 litri con tappo meccanico, detti growler, per chi viene ad acquistare la birra da asporto. Per quanto riguarda l’impianto spine, il birrificio ha attualmente sei vie per la birra più una pompa inglese dedicata a birre di origine anglosassone come la Shinobi Stout, prodotta dal birrificio, una stout da 4,8% caratterizzata da malti tostati e dal caratteristico colore nero nonché dall’impiego di un luppolo giapponese, il sorachi Ace, da cui il nome.
Le produzioni del birrificio, attualmente nove tipologie, sono eclettiche in quanto si ispirano a diversi ed a volte particolari stili, come la Salaria, birra in stile Göse fresca e dissetante grazie all’impiego di coriandolo ed a una leggera acidificazione ad opera dei lactobacilli, paradossalmente beverina in quanto è caratterizzata dall’impiego di sale dolce di Cervia così come vuole lo stile; oppure come la GilgaMash, birra in stile tripel (belga) da 8,7% che non poteva non essere dedicata all’epopea dell’eroe babilonese Gilgamesh, nome con cui si gioca con l’inglese mash che si traduce con ammostamento (una fase della produzione del mosto di birra). Non mancano le basse fermentazioni come la Babylon Pils o la Panzer Keller, ultima nata in casa Babylon, birra di origine francone prodotta con il particolare metodo della decozione e fatta stagionare per diverse settimane per raggiungere l’optimum qualitativo. Proprio la Franconia è stata l’ultima meta nei numerosi “viaggi studio” che bisogna compiere per cercare gli stimoli giusti e l’ispirazione per realizzare nuove ricette.
A volte i nomi delle birre nascono per caso e per gioco, come l’mdmapa, ultima nata delle luppolate di casa Babylon insieme alla Desaparec-Ipa e alla Stipan Hawking (double ipa da 8,2% dedicata al noto scienziato recentemente scomparso), ma sempre sono accompagnate da un’attenta ricerca volta a trasmutare ingredienti in sensazioni sensoriali di alta qualità. I ragazzi dedicano molto tempo alla ricerca e gli piace divertirsi con la loro linea denominata “Erasmus”: birre “sour fruit”, nelle quali impiegano spesso frutta diversa come passion fruit e fico d’india, o come l’uva, in particolare il mosto di uva Pecorino DOCG, che producono nel periodo della vendemmia e che riscuote un forte successo anche in territori lontani dalla sua origine.
Attualmente stanno studiando una birra da dedicare al territorio che li ha ospitati e che presenteranno di sicuro al festival Agricultura di settembre, che si tiene a Folignano, dove ha sede il birrificio. Prossimamente le loro birre saranno presenti ad Høppy days, l’oramai noto festival di birra di qualità che si tiene a San Benedetto del Tronto dal 4 all’8 luglio, a cui hanno dedicato un’intera produzione con la Troppy days, Høppy tripel con valanghe di luppolo che regala note tropicali.
Il prossimo grande ed importante appuntamento è il 14 luglio in casa Babylon per i due anni di birrificio, dove si farà festa grande in una sorta di “mini borgo diffuso”, con doppio concerto, visita all’impianto, punto spine esterno al pub, street food di qualità a cura di Chicco d’Oliva e tutte le produzioni del birrificio. Altre informazioni si trovano sull’evento Facebook “Happy Babylon! 2 anni di birrificio”. Per il compleanno i proprietari hanno pensato anche di organizzare una visita guidata alle antiche botteghe storiche di Ascoli Piceno, a cura dell’associazione V Regio di Ascoli, prenotabile al numero 347 6590764 e via mail scopriascoliconlaguida@gmail.com.
L’unico birrificio-pub Babylon festeggia i due anni di attività in una grande festa con doppio concerto e visita alle botteghe storiche di Ascoli
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