ANCONA – Ventotto milioni di euro per rendere più resistenti al terremoto con l’adeguamento sismico e più efficienti dal punto di vista energetico alcune strutture strategiche di proprietà dei quattro Atenei marchigiani. Le risorse fanno parte del finanziamento complessivo dell’Asse 8 del Por Marche Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020 pari a 248 milioni di euro aggiuntivi stanziati dall’Ue e dallo Stato per favorire la rinascita delle zone terremotate marchigiane e dare nuovo impulso alla crescita dell’intera regione.
Agli Atenei colpiti dal sisma, Camerino e Macerata, sono andate le quote più consistenti nel riparto, rispettivamente 10,5 milioni e 7 milioni di euro. All’Università di Urbino sono stati assegnati 5,5 milioni di euro, all’Università Politecnica delle Marche 5 milioni. Secondo il presidente Ceriscioli “le Marche investono nelle Università (e in modo particolare nell’area del cratere) che sono il centro strategico della vita della Regione per ricerca, formazione, innovazione.
28 milioni per l’edilizia universitaria con i fondi europei, illustrati gli interventi
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