GROTTAMMARE (AP) – Il 27 agosto, i 3 e il 10 settembre torna l’appuntamento enogastronomico che ha fatto conoscere il Paese Alto di Grottammare in Italia e in Europa: Juttenìzie – Ghiottonerie nel Borgo. Alla sua quinta edizione il festival ha deciso di allargare i suoi confini in termini di solidarietà – e, probabile, di collaborazione – donando 6.500 euro del ricavato dell’anno scorso alla fattoria biologica della famiglia Corradini di Amandola (FM). Questa mattina è stato consegnato l’assegno ad Elia ed Alice Corradini da Giuseppe Rivosecchi, presidente dell’associazione Paese Alto Grottammare ideatrice del festival, alla presenza del sindaco Enrico Piergallini e dell’assessore alle Attività Produttive Lorenzo Rossi.
“Il giorno dopo il terremoto, abbiamo convocato una riunione straordinaria per decidere se fosse il caso di fare la manifestazione.”, racconta Rivosecchi, “Abbiamo preso la decisione unanime di andare avanti e devolvere i nostri utili al sostegno economico di chi era in difficoltà”. “Non è stato facile individuare il destinatario della nostra donazione.”, prosegue Roberto Pazzi, membro dell’associazione, “Per mantenere una certa coerenza con il tema del nostro festival, dovevamo scegliere un’attività produttiva vicina al mondo della gastronomia. Ci abbiamo impiegato un anno principalmente per ragioni burocratiche ma alla fine la nostra scelta è caduta su quest’azienda, che opera sul comune di Amandola dal 1989, col quale vorremmo creare un’osmosi culturale tra Appennino e Costa.” I proprietari de La Fattoria Biologica Corradini hanno ringraziato di cuore gli organizzatori per la donazione. “Questa per noi è un segnale di ripartenza.”, ha affermato Alice Corradini, “La solidarietà da parte di tutti è l’unica forza motrice che ha dato la spinta a realtà come la nostra per continuare ad esistere. Ad agosto le nostre strutture erano inagibili, ad ottobre da demolire e con la neve di gennaio sono crollati i due fienili che avevamo. Questa cifra ci regala aiuto materiale e psicologico”. La fattoria a conduzione familiare ha il certificato biologico CCPB sui prodotti di carne bovina e suina.
Juttenìzie si svolgerà come di consueto in sette tappe per sette punti di ristoro. Alla Salsamenteria si potrà gustare il piatto “Mistica San Giovanni” con vino rosato Galante “Tenute Agricole Montesanto” (1), al caffè Fleurie “Tre Stagioni per Tre Formaggi” con Passerina “Tenute la Murola” (2), all’Osteria dell’Arancio la galantina dell’osteria con giardiniera in agrodolce e salsa verde con Pecorino Bio “Tenutal La Riserva” (3), a M481 il farro con mousse di melanzane speziata accompagnato da Marche Rosato IGT “Podere Santa Lucia” (4), al Borgo Antico i cannelloncini di ricotta e verdure di campo con Lacrima di Morro d’Alba “Stefano Antonucci” (5), al ristorante Papa Sisto la coppa di maiale cotto a legna, pioppini, timo e tortino di patate con Rosso Piceno DOC Biologico “Dominic” di “Società Agricola Maroni di Offida”(6), all’associazione Paese Alto i dolci tradizionali e vino cotto. La mappa del percorso la trovate qui. “In ogni piatto c’è un elemento caratterizzante del nostro territorio, risultato della continua ricerca enogastronomica dei nostri chef.”, informa Pazzi.
“La forza di Juttenìzie sta nel non essere una sagra, dato che pone al centro le attività commerciali del borgo con la qualità della loro offerta. Negli ultimi cinque anni, con il venir meno delle risorse comunali, è emersa l’evidente potenzialità di risorse umane e programmazione che il Paese Alto era in grado di mettere in campo. È indispensabile che questa forza propositiva si consolidi negli anni, dato che il pubblico non potrà più sostenere da solo queste iniziative. Juttenìzie è diventata talmente significativa che è capace di durare e stare in piedi da sola.”, commenta Piergallini.
Da quest’anno sono disponibili le magliette di Juttènizie al costo di dieci euro nere con il disegno bianco stilizzato del Paese Alto che ricorda il simbolo del festival. “Juttènizie è molto sentito soprattutto dai grottammaresi che vedono in questo evento la celebrazione della chiusura dell’estate. Ci faceva piacere che chi non fa parte dell’associazione ma apprezza particolarmente il festival avesse un simbolo di rappresentanza.”, spiega Martina Sciarroni di Paese Alto Grottammare.
I coupon d’ingresso alla manifestazione del prezzo di 25 euro possono essere acquistati nei giorni stessi dell’evento al “Ghiotto Point” nella nuova Piazza di Porta Maggiore, possono essere trovati anche a Ceramiche Lì (vicolo del Torrione 2) del Paese Alto oppure è possibile telefonare a 347 6583298.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.juttenizie.com, la pagina Facebook o chiamare il numero 380 5973459.
Quest’anno Giuseppe Rivosecchi ha dedicato questa edizione ad Antonio Biocca, il fotografo ufficiale del Comune di Grottammare recentemente scomparso.
di Donatella Rosetti

Consegna della somma ai Corradini