Wider, i pionieri nella realizzazione di Yacht a propulsione ibrida. Il Presidente Maggi: “Questo è il futuro!”

by redazione
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Chiudi gli occhi e immagina di ascoltare il rumore delle onde del mare. Stai navigando in totale silenzio su di un catamarano elettrico, senza lasciare traccia nell’ambiente. Tutto questo è possibile. Tutto questo è WIDER, il primo cantiere ad aver puntato sulla propulsione ibrida nel settore nautico.

Born Electric” è l’obiettivo e la missione dell’azienda. Sempre con uno sguardo rivolto al futuro, ha introdotto la tecnologia ecologica e lo yachting ecologico a bordo delle proprie navi. Wider Cat ’92 ne è un esempio. DNA verde, 28 metri di innovazione a zero emissioni.

L’attuale management crede fortemente in questo approccio teso all’innovazione, alla sostenibilità e all’ecologia. Abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere la testimonianza di Marcello Maggi e Fabio Fraternale, rispettivamente il Presidente e CEO della pluripremiata WIDER s.r.l..

Dott. Fraternale, ci descriva il suo ruolo in Wider s.r.l. e le sue esperienze lavorative precedenti.

Fabio Fraternale: «Rappresento la società in qualità di amministratore delegato. Ho ricoperto lo stesso ruolo, per circa 15 anni, in seno al Gruppo Ferretti, in particolare per i Brands Pershing e Itama, oltre che per Aprea Mare nei (circa) 3 anni trascorsi in Campania. Dopo alcuni anni nei quali ho sviluppato esperienze in settori molti diversi dalla nautica, è accaduto che Marcello Maggi, che aveva da poco acquisito Wider Srl, mi ha chiesto di condividere questa sfida, richiesta alla quale ho risposto con entusiasmo, nella consapevolezza che il settore della nautica (e lo dico dopo aver maturato esperienze diverse) è comunque un settore nel quale ci si sente sempre in gioco, entusiasma ogni giorno».

Ci racconti la storia di questa straordinaria azienda

Fabio Fraternale: «L’azienda è stata fondata nel 2010 e ha iniziato a produrre due modelli di imbarcazioni: 32’ e 42’. Il 42’ era caratterizzato da un sistema di allargamento (Wider) di porzioni di fiancate laterali, tale da consentire una maggiore superficie vivibile all’aperto. Dopo poco tempo ha iniziato a orientarsi al mercato dei mega-yachts e ha introdotto, prima azienda al mondo in assoluto, il sistema denominato “Wider Power Management System” che, detto in termini molto semplici, consente l’applicazione di una propulsione ibrido-elettrica, gestita in maniera ottimale sia per la propulsione stessa che per la gestione delle utenze “hotel” quando lo yacht si trova in rada. Ciò consente un utilizzo dello yacht con una forte riduzione di inquinamento sia ecologico che ambientale, azzerando rumore e vibrazioni provenienti dalla necessaria presenza di generatori diesel in moto, presenti negli yachts con sistemi convenzionali. Per qualche motivo la società, rimasta in mano a un gruppo multinazionale asiatico, nel 2019 si è trovata a cessare l’attività, immediatamente dopo il varo del secondo yacht, un 50 metri, munito della nuova tecnologia ibrido-elettrica, già favorevolmente sperimentata nel precedente modello di 45 metri, varato nel 2015. Marcello Maggi aveva avuto modo di provare lo yacht in mare e, dopo tanti anni di navigazione in modalità convenzionale, rimase così colpito da esclamare: “questo è il futuro!”».

Dott. Maggi, anche lei ha maturato una forte esperienza nel settore, come è giunto a decidere l’acquisizione di Wider?

Marcello Maggi: «Come indicato da Fabio, l’impressione ricevuta nella prova di navigazione mi ha entusiasmato! Una novità assoluta. In realtà non stavo pensando di tornare a produrre yachts, essendo molto impegnato e soddisfatto della mia attività di gestione di imbarcazioni per importanti famiglie provenienti da diverse aree del mondo. Per coincidenza (la prova in navigazione fu eseguita nell’ambito della fiera di Montecarlo) era presenta a bordo il numero Uno del gruppo multinazionale proprietario del cantiere. Fui presentato personalmente a lui, il quale mi rivelò il fatto di aver maturato la decisione di porre in liquidazione la società. Ci pensai nei giorni successivi e l’istinto mi diceva che avrei dovuto cogliere l’opportunità che mi si era presentata solo grazie al caso. Così decisi di approfondire e di iniziare la trattativa che mi portò all’acquisizione della società. Purtroppo in un’epoca a ridosso della pandemia Covid».

«Come può immaginare, la società appena acquisita era, di fatto, vuota, considerato che stava approcciando alla liquidazione. Il periodo di incertezze postato dalla pandemia ci ha indotto a lavorare sulla definizione del modello di business e, ovviamente, su una nuova flotta di imbarcazioni, che ha impegnato notevolmente i nostri managers, a partire dall’Ufficio Tecnico. Così abbiamo maturato una linea di prodotti che è rappresentata dal primo modello di imbarcazione presentato recentemente a Dubai in occasione della Settimana delle Marche in ambito Expo 2020, favoriti anche dalle attività svolte con grande risonanza e che hanno riguardato il nuovo Brand lanciato dalla Regione: “Marche of Excellence”. Si tratta di un catamarano di 28 metri di lunghezza e 12 di larghezza, disponibile su entrambi i ponti: il Wider Cat 92’».

«Un catamarano è una tipologia di imbarcazione non facile da rendere attrattiva dal punto di vista estetico, risultando spesso con forme geometriche un po’ dure e assimilabili a un parallelepipedo. Riteniamo di essere riusciti, grazie allo studio Luca Dini Design e al nostro Centro Stile, capeggiato da Michele Lubrano Lo Bianco, a proporre al mercato una barca dal design accattivante, con linee morbide e di grande proporzione. La sua larghezza, 12 metri, è fruibile sia nel ponte principale che in quello superiore, e offre così volumi e superfici equiparabili a uno yacht di 60 metri. Ovviamente anche il nostro catamarano sarà equipaggiato con la tecnologia ibrido-elettrica di Wider. Da questo punto di vista l’Ufficio Tecnico, capeggiato da Luciano Cardini, ha implementato ulteriormente la tecnologia già inserita nei precedenti due mega-yachts. Il catamarano sarà dotato anche di una produzione elettrica solare, con pannelli diffusi su diverse superfici, anche calpestabili, grazie alle collaborazioni con produttori di celle fotovoltaiche di ultima generazione, in grado di produrre con efficienza sempre maggiore. Grazie ai pannelli solari l’imbarcazione sarà in grado di sostare all’ancora praticamente giorno e notte, senza dover attivare i generatori diesel, a condizione, ovviamente, di giornate assolate».

Come ricorda la vostra partecipazione alla Settimana delle Marche all’Expo 2020 di Dubai?

  Marcello Maggi: «È stato l’evento che volevamo. Siamo molto contenti sia per la presenza di potenziali Clienti, inclusa una delegazione governativa interessata a sviluppare una flotta di catamarani per trasporto passeggeri “full plug-in”, ossia senza motori endotermici e con la presenza unicamente di batterie ricaricabili. Un progetto interessante che ci vede coinvolti con il nostro Partner di sempre, la multinazionale giapponese NIDEC, attraverso la propria filiale italiana. Da NIDEC avremo garantita anche la possibilità di offrire, insieme alle imbarcazioni, anche un sistema a rete di rifornimento di elettricità per la ricarica. Siamo anche contenti per la presenza e il sostegno, anche mediatico, della Regione Marche, presente all’evento con il Vice Governatore Mirco Carloni, con l’Assessore al Bilancio Castelli e ai Dirigenti che hanno assistito il nostro Team nello sviluppo della sua programmazione, in particolare Stefania Bussoletti, Paola Donà e Alberto Piastrellini».

Marcello Maggi, Mirco Carloni e Fabio Fraternale

In cosa consiste il progetto Wider per il porto di Fano?

Marcello Maggi: «Come noto ormai a tanti, il focus di Wider non si esprime solo attraverso i modelli di catamarani ma anche con la produzione di mega-yachts che produrremo dietro ordine. Sia l’una che l’altra tipologia di imbarcazione, per le loro dimensioni, non possono essere trasportate a terra e, pertanto, è indispensabile produrle in prossimità del mare. Sia per il catamarano che per i mega-yachts abbiamo già attività avviate e, a breve, dovremo iniziare la produzione materiale. È, per noi, di fondamentale importanza poter avere una ulteriore sede vicino al mare e Fano, da questo punto di vista, è una delle possibilità che preferiamo. Dobbiamo solo accertarci di essere in condizione di poter dar corso alla costruzione di una nuova sede in grado di poter accogliere le nuove produzioni, nei tempi compatibili con gli impegni che abbiamo assunto nei confronti dei nostri Clienti».

Per concludere, progetti futuri?

Marcello Maggi: «Investiamo sul mercato, su nuovi progetti di imbarcazioni che possano soddisfare le richieste del mercato. Ma investiamo, soprattutto, sulle nuove tecnologie, con particolare riguardo al tema della sostenibilità ambientale, ma non solo. Vediamo il nostro futuro fatto di nuove imbarcazioni che, una dopo l’altra, abbiamo contenuti innovativi per garantire il comfort di chi sarà a bordo, il risparmio energetico, la riduzione dell’inquinamento e, non ultimo, la sicurezza in navigazione e in fase di ormeggio. Abbiamo già avviato i progetti di ricerca che vanno in questo senso. Ancora meglio riusciremo a fare se e quando potremo essere a Fano. L’inserimento del cantiere in un porto così vicino alla città e così calato in un ambiente circostante votato al turismo, ci ha spinto a concepire grandi spazi a uso “pubblico” dove il pubblico sarà composto da giovani (studenti, ricercatori), accademici, start-upper che potranno avere un luogo nella città utile al confronto e allo sviluppo di idee che potranno portare a un loop di innovazione continua».

Wider Yachts – Born Electric

Via Maffeo Pantaleoni, ANCONA

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