La lirica è un mondo prestigioso, connotato dall’espressività della musica classica. Il bel canto che emoziona, commuove e incanta. Un tripudio di bellezza e tecnica che appassiona sempre più persone. La nostra regione, le Marche, può vantare di una stella della lirica: il basso Andrea Concetti.
Cittadino onorario di Grottammare, è nato e cresciuto in questo paese. Nonostante i genitori non fossero dei musicisti, nutre la passione per la musica sin da piccolo. È nella scuola di solfeggio del Maestro Omero Antonini, fondatore del Corpo Bandistico Grottammarese, che ha il primo contatto con questa arte. Attratto del canto, entra a far parte della Corale Sisto V. «È stato il maestro della corale Don Piergiorgio Vitali a consigliarmi di iscrivermi al conservatorio, sentita la mia voce» ricorda Andrea Concetti.
Dopo essersi diplomato al conservatorio, frequenta l’Accademia d’Arte Lirica di perfezionamento ad Osimo, formazione che lo conduce alla partecipazione al Concorso “per giovani cantanti lirici di Spoleto. «I vincitori vengono preparati per il debutto in teatro ed io nel ‘92, esattamente trenta anni fa, vinsi quel concorso» aggiunge Concetti. «In quell’occasione mi nota il direttore d’orchestra che dirigeva lo Sferisterio e mi scrittura a Macerata ancor prima del mio debutto a Spoleto come vincitore di concorso».
Coincidenza vuole che tra qualche giorno Andrea Concetti calcherà lo stesso palcoscenico del debutto. Venerdì 12, domenica 14, venerdì 19 e domenica 21 agosto, infatti, sarà in scena allo Sferisterio di Macerata con “Il barbiere di Siviglia” per vestire i panni di Basilio.
Questa prestigiosa arena all’aperto ha una notevole valenza per Andrea. Oltre ad essere il teatro dove è cresciuto come spettatore, simboleggia il suo esordio e il luogo dove è tornato a cantare diverse volte. «Cantare in quel posto magico è come se fosse un lavoro più difficile rispetto ad altri palcoscenici. Essere a casa mia, nel mio teatro con la gente che conosco da 30 anni, amplifica il mio senso di responsabilità perché so che tra il pubblico ci saranno molte persone che mi conoscono e che conosco. Un miscuglio di emozioni importanti».
Grazie ad opere tra le quali “Così fan tutte”, “Le nozze di Figaro”, “Il flauto magico”, “Teneke” e “Don Giovanni”, calca alcuni dei più importanti palcoscenici della lirica mondiale.






Durante i suoi anni di carriera, ci sono delle città e delle culture che lo hanno affascinato molto. Questo lavoro mette in stretto rapporto gli artisti con le città interessate dalla tournée in quanto la loro permanenza può durare da un mese a due mesi e mezzo. È un rapporto diverso da quello che potrebbe vivere un turista.
«Ricordo la mia prima volta a Napoli nel 2001 ed è stata una folgorazione, un rapimento del cuore. Rimane tutt’ora la città che più mi emoziona e più mi piace al mondo. Anche Tokyo mi è rimasta nel cuore, con la sua cultura molto distante dalla nostra ma bella; non mi sono sentito straniero. Posso citare anche Mumbai» condivide Concetti.
Sempre più giovani si avvicinano al mondo dell’Opera e della Lirica. Abbiamo chiesto ad Andrea cosa consiglierebbe a chi volesse intraprendere la stessa carriera. «Di studiare, di studiare tanto. Di essere preparati, tecnicamente e musicalmente. La passione spesso è la sorgente dello studio ma non è un lavoro che si fa solo con il talento. Il talento va coltivato, va esercitato, va disciplinato. La disciplina è importante. Un pò come gli atleti, richiede una continua attenzione e concentrazione, studio, esercizio. Mi rendo conto che è un lavoro da privilegiati ma richiede molti sacrifici. Allo stesso tempo, ti dà tanto da un punto di vista emotivo, di soddisfazione, di incontri e di relazioni. Ti aiuta anche ad accettare le sconfitte perché non sempre le cose vanno bene come vorresti. Andare in scena è una prova, un mettersi a nudo di fronte a tutti. Per uno timido come ero io 30 anni fa è un modo per crescere, per guardarsi dentro, per togliersi dei complessi» conclude Andrea Concetti.

Il 24 agosto ore 21:30 al Teatro Delle Energie si terrà “XX FESTIVAL LISZT-30 anni all’Opera!”, a cura della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia. Un’occasione per festeggiare i suoi trent’anni di carriera.